Socrate va contro il valore della sapienza dei sofisti e quindi va contro la loro paideia, che considera vuota e superficiale.
La missione educativa del grande maestro consisteva nell'interrogare incessantemente i suoi concittadini sul valore della virtù e della sapienza. Facendo questo riconosceva la propria ignoranza e quindi la necessità di una profonda ricerca interiore (conosci te stesso).
L'azione politica deve essere collegata alla formazione morale. Secondo lui la virtù non è il sapere, ma è la conoscenza del bene, questa è legata a valori spirituali ed etici e viene ritrovata attraverso la filosofia.
Conoscere il bene significa anche farlo, ma il bene va ricercato ( so di non sapere) continuamente.
Socrate non si ritiene maestro nè educatore, perchè secondo lui l'educazione non è trasmissione del sapere, ma un aiuto offerto al discepolo. Quindi egli esercitando il dialogo nelle piazze, tra la gente, stimola le capacità razionali del suo interlocutore ( arte della maieutica) e fingendo di essere d'accordo con le idee di costui, ne svela l'assurdità e la superficialità (ironia).
Conoscere il bene significa anche farlo, ma il bene va ricercato ( so di non sapere) continuamente.
Socrate non si ritiene maestro nè educatore, perchè secondo lui l'educazione non è trasmissione del sapere, ma un aiuto offerto al discepolo. Quindi egli esercitando il dialogo nelle piazze, tra la gente, stimola le capacità razionali del suo interlocutore ( arte della maieutica) e fingendo di essere d'accordo con le idee di costui, ne svela l'assurdità e la superficialità (ironia).