martedì 20 dicembre 2011

10.Storia della pedagogia: LA PAIDEIA ELLENISTICA

 L’ ellenismo è il periodo seguente alla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) fino alla conquista romana della Grecia (146 a.C.).
Atene perde il suo primato culturale e il maggiore centro di studi diventa Alessandria (museo, biblioteca).
Si intraprendono studi enciclopedici, umanistici e scientifici che richiedono una vasta raccolta delle conoscenze (la biblioteca) e la necessità di un supporto scritto.
Nasce la specializzazione per l’ impossibilità del singolo di dominare l’ intero panorama del sapere.
L’ uomo colto rimane colui che ha una formazione umanistico-letteraria, mentre il sapere scientifico resterà in un ambito separato (dualismo delle due culture).
La scuola classica o umanistica non è professionalizzante, ma critica.
La scuola è pubblica dai 7 ai 19/20 anni.
La scuola primaria prevede il leggere, scrivere, contare e imparare a memoria.
La scuola secondaria prevede studi letterari e scientifici. 
L’ insegnante (il grammatico) avvia agli studi classici (Omero), sunti, letture, analisi, composizioni; scarsi sono gli studi scientifici.
L’ “Efebìa”: l’efebo è il giovane dopo i 18 anni. Originariamente veniva addestrato all’arte militare, ora si dedica all’alta cultura, a studi brillanti ma superficiali.
Negli istituti superiori troviamo invece l'insegnamento di medicina, retorica e filosofia.


La decadenza dei tolomei e degli altri centri ellenistici porterà il primato culturale a Roma. 
Si arriverà alla chiusura delle scuole filosofiche di Atene (529) per opera di Giustiniano.