Johann
Friedrich Herbart nasce nel 1776 e muore nel 1841. Formatosi a Jena,
legato a Kant, contesta Hegel e l’idealismo, amico di Pestalozzi,
otterrà la cattedra di Kant.
La
pedagogia deve avere un adeguato impianto teorico, altrimenti si
cade nelle difficoltà della scuola di Pestalozzi, non basta
l’esperienza.
La
pedagogia come scienza autonoma, dipende dall’estetica, come
scienza del bello e del bene ( i valori, la libertà, la perfezione,
la benevolenza, il diritto, l’equità); dipende inoltre dalla
psicologia, per i mezzi che occorrono ad attuare il processo
educativo, per stabilire il soggetto conoscente e il processo
conoscitivo ( che è costituito da rappresentazioni e dalle loro
associazioni e movimento).
La
formazione del carattere dipende dall’educatore, dai mezzi che
dispone, dalle circostanze; confidare nelle disposizioni naturali è
inaccettabile.
Il
Governo ( cioè il controllo) nell’attività educativa
permette il superamento del periodo dominato dalla parte oggettiva,
cioè abitudini, tendenze, sentimenti anteriori alla volontà del
singolo.
Il
Governo si manifesta come minaccia, sorveglianza, autorità e amore.
Il
superamento del Governo si ha con la formazione della parte
soggettiva (la volontà); sforzo autocoscienze verso il
miglioramento, guidato dalle grandi idee, elaborate dall’estetica;
non esperienza ma istruzione educativa.
L’istruzione
richiede impegno, ma non finisce nell’erudizione.
Multilateralità degli interessi al fine della formazione morale,
creazione di quadri di conoscenze sistematiche: la natura, le idee,
il bello, il buono, il rapporto con gli altri uomini e con Dio (
questi 6 argomenti formano il curricolo).
In
sintesi, la scienza (interessi speculativi) e l’umanità (interessi
del cuore).
Valorizza
la matematica, il diritto, la letteratura e la storia, l’itinerario
didattico si svilupperà attraverso unità compiute; la lezione
seguirà dei gradi: esposizione, associazione di quanto si sa,
sistemazione e ordine delle informazioni, metodo come applicazione
delle informazioni.