lunedì 24 dicembre 2012

19.Storia della pedagogia: ROMANTICISMO

IDEALISMO TEDESCO

Johann Gottlieb Fichte (1762-1814) 
L’uomo deve superare la sua individualità, la contingenza della sua esistenza materiale.
I Dotti, depositari della dottrina riguardante i bisogni degli uomini, devono porsi al servizio del perfezionamento collettivo indicando il cammino attraverso la cultura.
Secondo Fichte l'educazione deve formare tutto l'uomo e tutti gli uomini, deve essere un'educazione nazionale tedesca, senza distinzione di classe. I due principi fondamentali sono:
  1. La volontà non va lasciata libera, ma formata sviluppando alti e amati ideali ( non ci dev' essere spontaneità, ma dovere).
  2. Tutta l'educazione si baserà sull'attività, creando nuovi ideali, non imitando gli adulti che hanno portato la Germani a alla rovina
Ci deve essere un’educazione nazionale tedesca senza distinzione di classe.
Egli ipotizza dei collegi di lavoro e di studio affinché il giovane apprenda l’obbedienza alle leggi, il lavoro e il sacrificio.
Il compito dell’educazione spetta allo Stato, uno Stato etico guidato dai dotti.
 Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831)




Lo Stato incarna la suprema razionalità della storia.
L’educazione svolge la funzione di conservare l’identità nazionale attraverso la cultura.
Rifiuta la pedagogia del gioco che abbassa l’educatore alla mentalità infantile, invece che sollevare gli scolari alla serietà delle cose.
Secondo Hegel il singolo individuo deve ripercorrere i gradi di formazione dello spirito universale attraverso la cultura e le istituzioni del proprio popolo, che gli assicurano identità e appartenenza.