Durante
la fine dell’800 nascono le scuole nuove per la formazione della
personalità autonoma e per un’ educazione centrata sull’alunno.
Esse
sono delle iniziative private ed hanno lo scopo di formare la futura
classe dirigente.
Generalmente
si tratta di autentici laboratori di pedagogia pratica, con un’
atmosfera famigliare, lavoro manuale, vita all’aria aperta,
coeducazione dei sessi e un organizzazione democratica.
L’
insegnamento deve formare la cultura generale e la specializzazione
fondata sugli interessi e sull’esperienza. Ci devono poi essere
attente considerazioni psicopedagogiche dello sviluppo dell’alunno
al fine di formarlo come uomo e cittadino.
Si
sono verificati dei tentativi di unificazione come per esempio, la
fondazione a Ginevra dell’Ufficio Internazionale delle Scuole Nuove
nel 1899, la fondazione dell’ Istituto Superiore delle Scienze
dell’ Educazione nel 1912, e infine la Fondazione della Lega
internazionale per l’ educazione nuova, nel 1921.
PRIME
ESPERIENZE
Le
prime esperienze nascono da prove concrete, con la rivalutazione di
spazi e strumenti.
Ne
segue
la critica dei modelli educativi anteriori,
con nuovi valori sociali, educatori più preparati.
Nel
1889 Cecil Reddie apre a Abbotsholme la new school. Si tratta di una
scuola-convitto per classi elevate e prevede un ampia formazione
scientifica e linguistica arricchita da lavori manuali, viaggi,
visite e sport.
Nel
1893 John Haden Badley apre una scuola simile alla precedente aperta
ai due sessi.
Nel
1903 Robert Baden-Powell teorizza l’ associazione dei ragazzi nello
scoutismo.
Si
tratta di un percorso formativo parallelo a quello scolastico basato
sull’ esplorazione, sul contatto con la natura, sul senso di
gruppo, sulla disciplina e sugli ideali umanitari. Questa scuola
otterrà un grande successo.
L’
esperienza delle scuole nuove si diffonde anche in altri paesi :
in
Germania con Hermann Lietz, Gustav Wyneken, Paul Geeheb;
in
Francia con Edmond Demoils;
in
Spagna con Andrei Manjon.
In
Italia si creano istituti finalizzati all’educazione popolare.
Il
direttore didattico Pietro Pasquali (1847-1921) riforma gli asili
sulle indicazioni del kindergarten di Frobel.
Le
sorelle Rosa e Carolina Agazzi creano nel 1895 a Mompiano (Bs) la
prima scuola materna.
Viene
creato un asilo sul modello di Frobel, dove viene eliminata la
preconizzazione istruttiva e viene messa in luce l’ atmosfera
familiare.
La
presenza materna è data dalle educatrici che devono essere
flessibili e sensibili, devono avere uno spirito di iniziativa e
infine devono saper coordinare il lavoro e la vita dei bambini.
La
scuola è simile a una casa dove il bambino è impegnato in attività
individuali libere e sorvegliate.
Il bambino deve poter fare da se cooperando il gioco e le attività.
Le attività sono di vario tipo come per esempio la recitazione, il
disegno, come
pulizia, preparazione del tavolo, spostare materiale, giardinaggio..
Esiste
l'arte delle piccole mani: disegno, con molti materiali. La
recitazione: piccoli episodi e situazioni infantili.
Vengono
fatti anche esercizi verbali collettivi come per esempio la
conversazione, il dialogo ed il canto per sviluppare anche le
capacità linguistiche.
La
nuova educatrice deve essere flessibile e sensibile, con spirito di iniziativa, deve coordinare il lavoro e la vita dei bambini.
Gli
ambienti e i materiali devono essere simili a casa: le occupazioni domestiche, artigianali, agricole. Esiste un museo delle cose umili
dove si riuniscono tutti i materiali didattici: spago, rocchetti di filo ,
palline ( non sono oggetti intesi come i doni di Frobel, con
significati simbolici, ma le semplici cose che i bambini avevano in
tasca).
Ci
sono due tipi di educazione:
sensoriale:
dal colore alle forme naturali a quelle geometriche, rappresentazione
di oggetti colorati, poi ritaglio, seriazione, costruzione, analisi
della materia, confronto tra oggetti.
linguistica:
esercizi verbali collettivi, nomi dei contrassegni, fornendo parole
più lunghe e complesse, conversazione, dialogo, canto.