mercoledì 2 febbraio 2011

L’EDUCAZIONE

L’educazione è un concetto complesso e ricco di significati che implica soggetti, processi, teorizzazioni, attività, apprendimenti, maturazioni e un’esperienza radicata nella vita umana.
La scienza che si occupa dello studio dell’educazione nei suoi vari aspetti e che stabilisce i limiti del suo valore scientifico è la pedagogia.

Il processo formativo permette all’individuo di migliorarsi rispetto a com’era precedentemente. L’uomo infatti, nel corso della sua vita, sviluppa conoscenze e competenze che gli permettono di adeguarsi all’ambiente in modo migliore, di imparare ad utilizzare il linguaggio verbale per comunicare l’esperienza e di sviluppare la volontà di riprodurre tali atteggiamenti nei simili.

L’educazione consiste anche in una serie di eventi di cui tutti fanno esperienza: si può educare ed essere educati. Ha i caratteri della naturalità, dell’unitarietà, dell’integrazione e dell’evolutività.
Inoltre, può essere di vario genere. È spontanea, quando avviene in famiglia, organizzata in modo accurato, quando avviene a scuola e estremamente diffusa all’interno della società.
Per di più è fortemente influenzata dalla cultura a cui appartiene. Per questo motivo è pensata ed effettuata seguendo gli schemi e gli obiettivi della comunità.
Questo, però, causa la nascita di un contrasto tra ciò che la persona vuole essere e ciò che la comunità vuole che sia. Il compito dell’educatore consiste nel colmare questa frattura.
L’educazione ha anche diversi significati, quali l’istruzione, l’azione, il risultato e il contenuto.
Inoltre, l’educazione può essere umanizzazione, ovvero come il riconoscimento delle potenzialità individuali (l’individuo diventa così il protagonista del processo) o formazione, che può essere socio - affettiva o cognitivo - intellettuale.

Secondo il pedagogista tedesco Hermann Rohrs non esistono confini precisi tra socializzazione, inculturazione, educazione e formazione.
In realtà possiamo distinguere l’istruzione, educazione e socializzazione.
La prima, oltre ad essere il risultato di alcune modalità evolutive umane che garantiscono una migliore sopravvivenza, è un processo orientato alla trasmissione di nozioni e comportamenti specifici.
La seconda un processo rivolto a sollecitare lo svolgimento naturale della personalità.
La terza è un processo attraverso il quale apprendiamo la cultura di una società o di un ambiente, ma non implica però un miglioramento del sé; è quindi, per di più, un adattamento.

L' educazione non è mai fine a sé stessa, ma segue un’ideale di perfezione, cioè ciò che si dovrebbe essere. Si passa quindi all’educazione, che è lo sviluppo della personalità.
Principalmente il processo educativo si sviluppa durante l’età evolutiva, che dura fino all’adolescenza; un prolungato processo istruttivo in cui vengono trasmessi comportamenti, strumenti, tecniche, saperi e regole sociali allo scopo di rendere gli individui capaci in determinati settori.

Per educare si necessita della capacità di apprendere.
L’apprendimento è un meccanismo adattivo, ovvero ha come fine la sopravvivenza.

L’educazione, da naturale e spontanea, diviene artificiale, attraverso la scuola e con varietà di mezzi e di fini.
Il potenziale formativo, che è molto difficile da stabilire, include ciò che può essere sviluppato mediante l’educazione e quanto le agenzie di educazione (per esempio la scuola) o le azioni possano produrre.

L’educabilità è la capacità recettiva in generale e accompagna la persona nel corso della sua vita. Tuttavia è maggiormente sensibile durante l’infanzia.
Essa riguarda principalmente la socialità, l’attività cognitiva, l’attività linguistico – comunicativa, la psicomotricità, la dimensione emozionale ed espressiva e la dimensione della personalità.
Oltre a ciò, l’educabilità ha dei limiti, che sono stati oggetto di numerosi dibattiti sul ruolo delle suo componenti innate e delle influenze dell’ambiente, quindi di dibattiti tra innatisti e ambientalisti. Questi sono dati dalle differenze individuali, come handicap oppure talenti (i quali ci rendono unici) e dai diversi gruppi umani.
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In conclusione, l’educazione può quindi essere considerata una lunga catena di azioni sociali e di apprendimenti individuali che accompagnano l’individuo nel corso di tutta la sua vita. Assume varie forme, direzioni e motivazioni che dipendono dalla cultura di appartenenza, quindi ai diversi valori, schemi e idee che la caratterizzano. Si educa per estrarre potenzialità (innate) o per produrne di nuove. Inoltre può essere sia formale sia informale, sia programmata sia artistico – intuitiva. Può essere anche un progetto individuale oppure sociale.