L’educazione
è un concetto complesso e ricco di significati che implica
soggetti, processi, teorizzazioni, attività, apprendimenti,
maturazioni e un’esperienza radicata nella vita umana.
La
scienza che si occupa dello studio dell’educazione nei suoi vari
aspetti e che stabilisce i limiti del suo valore scientifico è
la pedagogia.
Il
processo formativo permette all’individuo di migliorarsi
rispetto a com’era precedentemente. L’uomo infatti, nel corso
della sua vita, sviluppa conoscenze e competenze che gli permettono
di adeguarsi all’ambiente in modo migliore, di imparare ad
utilizzare il linguaggio verbale per comunicare l’esperienza e di
sviluppare la volontà di riprodurre tali atteggiamenti nei
simili.
L’educazione
consiste anche in una serie di eventi di cui tutti fanno esperienza:
si può educare ed essere educati. Ha i caratteri della
naturalità, dell’unitarietà, dell’integrazione e
dell’evolutività.
Inoltre,
può essere di vario genere. È spontanea, quando
avviene in famiglia, organizzata in modo accurato, quando
avviene a scuola e estremamente diffusa all’interno della società.
Per
di più è fortemente influenzata dalla cultura a cui
appartiene. Per questo motivo è pensata ed effettuata
seguendo gli schemi e gli obiettivi della comunità.
Questo,
però, causa la nascita di un contrasto tra ciò che la
persona vuole essere e ciò che la comunità vuole che
sia. Il compito dell’educatore consiste nel colmare questa
frattura.
L’educazione
ha anche diversi significati, quali l’istruzione, l’azione, il
risultato e il contenuto.
Inoltre,
l’educazione può essere umanizzazione, ovvero come
il riconoscimento delle potenzialità individuali (l’individuo
diventa così il protagonista del processo) o formazione,
che può essere socio - affettiva o cognitivo - intellettuale.
Secondo
il pedagogista tedesco Hermann Rohrs non esistono confini precisi tra
socializzazione, inculturazione, educazione e formazione.
In
realtà possiamo distinguere l’istruzione, educazione e
socializzazione.
La
prima, oltre ad essere il risultato di alcune modalità
evolutive umane che garantiscono una migliore sopravvivenza, è
un processo orientato alla trasmissione di nozioni e comportamenti
specifici.
La
seconda un processo rivolto a sollecitare lo svolgimento naturale
della personalità.
La
terza è un processo attraverso il quale apprendiamo la cultura
di una società o di un ambiente, ma non implica però un
miglioramento del sé; è quindi, per di più, un
adattamento.
L'
educazione non è mai fine a sé stessa, ma segue
un’ideale di perfezione, cioè ciò che si dovrebbe
essere. Si passa quindi all’educazione, che è lo sviluppo
della personalità.
Principalmente
il processo educativo si sviluppa durante l’età evolutiva,
che dura fino all’adolescenza; un prolungato processo istruttivo in
cui vengono trasmessi comportamenti, strumenti, tecniche, saperi e
regole sociali allo scopo di rendere gli individui capaci in
determinati settori.
Per
educare si necessita della capacità di apprendere.
L’apprendimento
è un meccanismo adattivo, ovvero ha come fine la
sopravvivenza.
L’educazione,
da naturale e spontanea, diviene artificiale, attraverso la scuola e
con varietà di mezzi e di fini.
Il
potenziale formativo, che è molto difficile da stabilire,
include ciò che può essere sviluppato mediante
l’educazione e quanto le agenzie di educazione (per esempio la
scuola) o le azioni possano produrre.
L’educabilità
è la capacità recettiva in generale e accompagna la
persona nel corso della sua vita. Tuttavia è maggiormente
sensibile durante l’infanzia.
Essa
riguarda principalmente la socialità, l’attività
cognitiva, l’attività linguistico – comunicativa, la
psicomotricità, la dimensione emozionale ed espressiva e la
dimensione della personalità.
Oltre
a ciò, l’educabilità ha dei limiti, che sono stati
oggetto di numerosi dibattiti sul ruolo delle suo componenti innate e
delle influenze dell’ambiente, quindi di dibattiti tra innatisti e
ambientalisti. Questi sono dati dalle differenze individuali, come
handicap oppure talenti (i quali ci rendono unici) e dai diversi
gruppi umani.
In
conclusione, l’educazione può quindi essere considerata una
lunga catena di azioni sociali e di apprendimenti individuali che
accompagnano l’individuo nel corso di tutta la sua vita. Assume
varie forme, direzioni e motivazioni che dipendono dalla cultura di
appartenenza, quindi ai diversi valori, schemi e idee che la
caratterizzano. Si educa per estrarre potenzialità (innate) o
per produrne di nuove. Inoltre può essere sia formale sia
informale, sia programmata sia artistico – intuitiva. Può
essere anche un progetto individuale oppure sociale.